Le tavolate di San Giuseppe
Anche quest’anno, a causa della pandemia, non potrò andare in giro a fotografare le tavolate di S. Giuseppe, o qualsiasi altra manifestazione, ma mi dovrò accontentare di sfogliare le foto del mio archivio fotografico a testimonianza di quello che ho visto. La “fotografia” come memoria, testimonianza di qualcosa che è successo. Ho fissato sulla pellicola o sul sensore “a futura memoria” le immagini della festa di S. Giuseppe, il santo della provvidenza, le “tavolate” offerte Al Santo per i voti fatti. Tavolate annunciate ai passanti con rulli di tamburi e archi di alloro sulle porte. Attraversato l’arco di alloro il visitatore si ritrova una grande tavola apparecchiata con mille pietanze, eccetto la carne: frutta specialmente le primizie, pani che riproducono gli arnesi del santo falegname come il martello, la sega, la tenaglia, il bastone fiorito, l’ostensorio, scale, etc… I “puccidati” pani a forma di grande anello che in questa tavolata non debbono mancare, come non mancano i “sfinci”, i pupa cu l’ova. Una specie di altare sormonta la tavolata con un grande quadro di S. Giuseppe. I commensali di questa tavolata sono “i santi”, poveri che per l’occasione vengono invitati a prendere e portare via tutte le cibarie che vogliono. Le immagini che condivido con Voi, sono state scattate a Corleone, Chiusa Sclafani, Salemi, e Balestrate.